Già se ne sente il profumo
dalle opulente rose di maggio
dai giorni lunghi di sole e di vento
per poi esplodere alla fine di giugno
fra grano, frutti, mare e monti
serate, ballate, bagni e amori
già se ne sente il sapore
dalle odorose fragole di bosco
che adornano il collo di Ebe
dalle asprigne verdi susine
che si strizzano fra i denti impazienti
facendo boccacce pel gusto pungente
fra poco saran gialle e mature
e saran cesti di cocomeri e meloni
di grigliate, cicale, stelle e ardori
d’estate fuori all’aperto nelle dolci notti
con la pienezza dei sensi tesi al piacere
verrà poi settembre con cesti di uva
si berrà vino al caldo del fuoco coi ricordi
d’estate dentro al chiuso nei lunghi giorni freddi
di gelo di melo di solitudine e di quello che non c’è più
Paola Tassinari alias Teoderica