Ma tu che fai?

Ma tu che fai?

Resto a casa

ciò non toglie

che penso assiduamente

a chi sta peggio di me

non posso farci niente

se sento nella pelle

il dolore degli altri

vorrei cambiare

questa mia pelle

così sensibile

semplicemente

come fanno i serpenti

stanno male per qualche giorno

non mangiano arrabbiati

bevendo molta acqua

poi al momento giusto

iniziando dalla testa

sgusciano fuori

con una pelle nuova

Ma tu che fai?

Resto a casa e penso ai serpenti

forse così malvisti perché

nessuno di noi

avrebbe voluto cambiare

né pelle né altro

o forse sì

ma solo a parole

Ma tu che fai?

Resto a casa aspettando

muta la muta… ma tu?

 

Paola Tassinari alias Teoderica

 

Ma sono io

Ma sono io

Se fossi, se fossi cosa

sono ormai stanca

di rivangare il passato

in cerca di qualcosa

di meglio di quel che son stata

se fosse andata così

se fossi stata migliore

Se fossi, se fossi cosa

sono ormai stanca

di scrutare il futuro

per organizzare non si sa

che cosa o qualcuno

che poi vedi non va mai

come deve andare

Se fossi, se fossi cosa

sono ormai stanca

di pensarmi un serpente

un fiore o un drago

o magari regina del tempo

o se ci fossi ancora tu

e tu fossi quello che volevo io

Se fossi, se fossi cosa

sono ormai stanca

di questo condizionale

che son capace di rendere

assurdamente grande

e che mi impedisce

di vivere un qualsiasi

lucido e splendente

o normale presente

se fossi, se fossi cosa, ma sono io

 

Paola tassinari alias Teoderica

 

Lascia che sia

Lascia che sia

 

Può capitare che un’anima

votata al sapere e al conoscere

alla delicatezza e all’amore

più legata all’alto che al basso

possa nascere in un paese sperduto

campagnolo e contadino

legato al solido e al materiale

al duro lavoro della terra

al sudore e al pudore

senza pensieri astrusi e sfusi

l’anima così beve e si disseta

come gli alberi e gli animali

con la linfa dell’intuito e dell’istinto

ma starà con gli occhi fissi a pala

come una quaglia o una civetta

dove mai è capitata?

qui nessuno, manco il prete

le saprà rispondere

perché se esiste l’infinito

può coesistere il nulla

succederà poi che l’anima

andrà a scuola e si innamorerà dei libri

tanti ne leggerò

tutti li leggerò

farò come il mulo disse

così saprò e imparerò

vivendo le mille e più vite

degli scrittori e dei millantatori

non badò al bifolco e ai suoi detti

(non studiare troppo

che poi otterrai l’opposto

chi più sa può essere solo infelice)

l’anima rispondeva

(zitto bifolco cosa vuoi mai sapere tu

che pronunci Nietzsche mentre si legge nice

e non sai che equivale a carino in inglese

non ti intendi di Prezzolini e Pratolini

né sai che il Che e molti altri

hanno lottato per liberare l’operaio

tu non sei manco un proletario

sei un inclassificabile un paria

scarpe grosse e cervello di amaro sale fino)

ma come ogni favola

solo alla fine si scopre l’imbroglio

era il bifolco il Siddharta

non l’anima e i suoi stupidi libri

che forse era meglio buttare o bruciare

proprio per primi

quelli che più aveva amato

l’Oriente e Giulietta

il mantra e il tantra

una stupida filosofia

del lascia che sia

di chi ha viaggiato

studiato e provato

ma non sa più ascoltare

il vento e il sussurro

dell’umanità che fu

che ancora si ode

lontano lontano

in lingue ormai scordate

cazzimma è la natura

duende di sangue e polvere

di amore oltre la morte

lontano lontano

dal lascia che sia

 

Paola Tassinari alias Teoderica

Gemello d’amore

Gemello d’amore

Forse il destino te lo scegli

col vaglio attento o intuitivo

fra le opportunità che ti accadono

per la legge dei numeri

più ne hai e più sbaglierai

i vecchi antichi e saggi

dicevano che la prima scelta

era quella giusta e opportuna

che più si cercava

più si errava e si peccava

difficile credere questo oggi

che si dà per scontato

e di poco conto ciò che si ha

e van di moda e son pregiate

avventure e venture e nuovi amori

e gli anziani non sono più ascoltati

stanno a far la muffa

in case e casettine e casini

pensare che i vegli sono svegli

e hanno ben capito

la favola di Amore e Psiche

delle pene e del pene

del pane e del panico

ma come il grillo pinocchiesco

son dimenticati

e quasi ammazzati

così oggi non basta più

la freccia o il colpo di fulmine

e la scelta d’amore per sempre

si butta nel pozzo

per nuove emozioni

per vivere ribelli e liberi

le strane spericolate storie

dei libri senza usare la libra

così come Psiche o Siddharta

si affrontano mille perigli

superarli non è sì facile

e se si trova a caso o a naso

la strada del ritorno

non è detto e sicuro

che qualcuno sia ancora là ad aspettare

ma se chissà forse sarà

allora avrai fatto bingo

avrai il tuo gemello d’amore

Paola Tassinari alias Teoderica