Un altro anno è finito

Un altro anno è finito

Hai navigato sul tuo guscio di noce

In un mare ondoso e infuriato

Mal di denti e di schiena

Furori pianti e sussulti

Sconquassi di anima

Membra epilettiche

E pazienza, tanta pazienza

Tolleranza, clemenza e indulgenza

A volte alla sera col buio

ti sei sentita rassegnata

ma al mattino eri ben desta

e indomita eri pronta

a dare battaglia a casi

assurdi strani e folli

inimmaginabili eppure reali

forse alla fine hai vinto

e hai messo un mazzo di fiori

sul tavolo rotondo dei miti

e tutto è tornato come prima

del vento e della tempesta

tanto valeva non mettersi per mare

in fin dei conti non hai ottenuto

che la tranquillità che avevi già

ma che hai buttato

per avere principi e draghi

la nuova quiete valeva tanto dolore?

Forse sì, forse no

Ritorni fra lettere lontane

E non sai… ma sai

Che non ti resta altro che fare

Di non gettare la spazzatura

Di cantare e far scoppiare

Qualche botto

Un piatto rotto e poi

Cotechino, lenticchie, piselli e fagioli

Uva, frutta secca, un pezzo di strudel

E un cesto di pesche rosse al liquore

Per tentare di acchiappare

Usando i riti della tradizione

Un Buon Anno Nuovo

Paola Tassinari alias Teoderica

 

Non lo so

Non lo so

Qualcuno, non ricordo chi

ha scritto che la vita

non è quella vissuta

ma quella che si ricorda

io ti ricordo e non ti scordo

scavo e spolpo tutto

scarnifico e rosicchio

ogni minuto con te

chiedendomi se

mi hai amata

la risposta è

non lo so

Paola Tassinari alias Teoderica