BETA

BetaBETA

Prima che il cane lupo Laika morisse, era arrivato Beta, il cagnolino di mio figlio.
Mio figlio era andato col nonno da contadini che abitavano qualche chilometro più in là, ed era tornato a casa con Beta un batuffolo di appena quaranta giorni.
Era sceso dal furgone del nonno col cane in braccio: – Mamma, mammaa, mammaaa, guarda- .
Beta era un bastardino maschio dagli occhi dolci, dolci.
Fu un amico sincero, giudizioso, maturo.
Dava amore a fiumi, troppo amore dava, troppo.
Una volta mio figlio aveva preso il coltello dal nonno, mio padre era un norcino, e stava quasi usandolo su Beta.
Arrivai appena in tempo.
Spaventatissima.
Gli presi il coltello e gli dissi: – Cosa stai facendo?-.
Lui rispose: – Faccio come il nonno col maialone-.
Beta stava lì fermo, docile si sarebbe fatto anche uccidere.
Arrivò Bull, cucciolo di pastore tedesco.
Riversammo l’attenzione sul nuovo arrivato.
Non ci accorgemmo che Beta non stava bene.
Lo trovammo nel suo cespuglio preferito.
Gli animali quando sentono di dover morire, si nascondono.
Hanno molto pudore.
A me rimane il dubbio che sia morto là nel cespuglio da solo per non intristirci, che sia morto perchè non si sentiva più amato.
Dava amore a fiumi.
Troppo amore dava, troppo.

3 pensieri su “BETA

  1. Forse sapeva di avere in corso un malanno che avrebbe provocato dolore a tutti voi, così decise di farsi da parte perchè fosse ricordato solo come fucina d’amore.

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