Bull era il cane di mio padre.
Era un cane da pagliaio, cioè faceva più danni che altro,ma lo perdonarono sempre.
Era un pastore tedesco.
E come un tedesco era serio e scontroso.
Non abbaiava, se ne stava acquattato e ti assaliva quando meno te lo aspettavi.
Amava mangiare le noci.
Mio padre stava seduto sul cornicione, spaccava la noce, ne mangiava mezza e mezza la dava a Bull.
Era solito scappare dal cortile.
Andava dal vicino a far strage di galline.
Era sempre perdonato, mio padre scrollava la testa, poi andava dal vicino a scusarsi, portava qualche bottiglia di vino e pagava tutti i danni che Bull causava.
A me Bull portava le galline ancora vive.
La prima volta che successe, era una mattina di agosto, mi ero alzata per andare a lavorare, uscita in giardino sentii distintamente: ” …cococo, coco, cocococo… “.
Credevo di avere le travvegole, stupita, incredula trovai tre galline in un cespuglio, un po’ spennate ma vive.
Poi l’arcano si scoprì…era Bull che le prendeva dal vicino e me le portava.
Arrivò anche un compagno per Bull. Aveva un anno. Si chiamava Rocki.
Bull morì di vecchiaia.
Della serie cane che abbaia non morde…come dire pure l’esatto contrario.
Anche alla mia Luna piacciono le noci!
I cani sono sensibili, questo mi fa pensare che lo siano tutti gli animali… oddio non dovrei più mangiare carne.