Evil il malvagio

 Evil il malvagio

Nella foresta del sacro Faggio

L’albero che dà il cibo

Per il corpo e per l’anima

Dagli antichi piantato

In onore dei propri morti

Nel calendario del verde magico

Non ha mese, nessun Dio o mito

Perché è il libro di chi era prima di noi

E lo sarà anche per chi dopo di noi

Lo dicono gli antichi Celti

Così Buchenwal significava Faggio

ma anche  libro della foresta

Che mai tu hai fatto oh uomo

Già te lo aveva fatto vedere Munch

Quello che avresti combinato

Col tuo crederti un Dio

Ma tu non hai ascoltato il grido

Hai lordato le foglie del Faggio

Gettando lo sterco del Diavolo

Sulle pagine verde speranza

Lo hai soffocato alla gola

Risvegliando il Superno malvagio

Con la polvere che dal tuo tecnico camino

Gettavi incosciente e scellerato su te stesso

Chi, chi potrà mai perdonarti?

 

Paola Tassinari alias Teoderica