GIULIETTA

Giulietta1GIULIETTA

Arrivava in paese al volante di una spider decappottabile azzurro cielo, scendeva dall’ auto quasi danzando, gli occhi ridenti, immancabilmente regalava una risata, tale e quale al suono di un clarinetto, una risata come un’ infilata di perle cadenti.
Giulietta è un’ insegnante, agli inizi degli anni settanta, è un titolo di prestigio, sinonimo di serietà ed autorità, paragonabile al prete e al dottore, almeno per uno sperduto paesino della campagna ravennate. Giulietta lascia casa, famiglia e lavoro per andare a convivere con il Tenore, già sposato con figli, più vecchio di lei di trenta anni e con una nomea di vecchio maiale depravato.
Per quei tempi uno scandalo enorme.
Giulietta arriva in paese, scende dall’ auto danzando, con il sorriso di perle, vestita come una regina. E’ una brava sarta ed adatta alla sua figura gli abiti di scena del Tenore.
Il Tenore ha calcato i teatri di tutto il mondo ed ha forzieri pieni di cose meravigliose.
Il Tenore è terribile, inveisce contro Giulietta perchè spende troppi soldi per i dolci.
Giulietta è capace di nascondersi nel bagno del bar del paese e divorare una torta gelato da dodici porzioni, mentre il Tenore urla dall’ auto:- Giulietta, Giuliettaa, brutta grassona, Giuliettaaa vieni subito qua”.
A volte Giulietta deve vuotargli il pitale, il Tenore dopo pochi anni di vita assieme è rimasto paralizzato in un incidente, perciò tiene il pitale in auto per i suoi bisogni. Giulietta passa col pitale davanti ai divertiti avventori del bar e lo svuota in bagno.
Io al Tenore tirerei un dritto, un bel pugno diretto.
Ma perchè Giulietta non lo lascia e torna a fare la maestra.
Già perchè.
Quando il tenore morì, Giulietta non aveva neanche quaranta anni ed il vecchio taccagno lasciò la villa, il podere e le case agli eredi ed a Giulietta solo un vitalizio.
Giulietta rimasta sola non tornò a fare la maestra, diede amore a tanti, così leggermente, senza legarsi mai a nessuno.
Giulietta aveva un sorriso che non ho mai più trovato.

4 pensieri su “GIULIETTA

I commenti sono chiusi.