Marco Pantani

Marco Pantani

Marco Pantani una capatosta

di quelle che possono nascere solo in Romagna.

Il suo senso della vita, la sua malinconia

la sfogava con la bicicletta.

Che tirate sulle montagne

faticava come un matto

grondava ma stava incollato alla sella

vinceva con fatica e con sudore.

Le folle lo acclamavano, così lo rovinarono

non capivano che un campione

per essere così invincibile

deve scuoiarsi e strapparsi le viscere.

Si diventa così fragili perché si dà tanto

e quel tanto viene tolto dalla forza vitale.

Lo hanno ucciso frantumandogli

la fiducia in sé stesso

ma forse come insegna il mito

l’eroe, come Achille

muore verde e giovane

per entrare nella storia

e avere gloria immortale.

Così rimane e resta nel cuore

Il duello all’ultimo respiro di quel quattro di giugno

sul monte che portava il suo nome

di campione e di gladiatore

 

Paola Tassinari alias Teoderica