Il biancospino

 

Il biancospino

Chissà se la mania di comprare

Scarpe e scarpette stivali e stivaletti

Che sempre poi mi fanno male

Mi si sia incollata dalle brocche

del biancospino di Valentino

giorno e bambino felice

finché del biancospino

raccogliendo i fiori

o i bei frutti rossi

non si punse coi suoi

aghi aguzzi e puntuti

che stanno a guardia

della generosa e selvatica

fioritura di maggio e di Maia

che imbianca l’assolata campagna

l’albero delle fate sei chiamato

E Il 13 maggio era il tuo giorno

lo stesso della Vergine

e del proiettile che ella fermò

che già tu tenero arbusto

eri il simbolo del bianco puro

e del sangue versato

da una corona di spine

 

Paola Tassinari alias Teoderica