FILOMELA

mondrian PFilomela, Filomela
tessi la tua tela
che vuoi bella
per diventare una stella.

Ma già Aracne con Atena
ebbe una gran pena
e tu piccola Filomela
Non sei altro che una pecora che bela.

Perciò falla finita
vai a farti una gita
che la tua primavera
è diventata sera.

Non sei l’usignolo col fischietto,
sei la rondine che torna al tetto.
La tua lingua tagliata
non può dire che libera eri nata.

E non piangere troppo
perchè la colpa del groppo
è solo della tua anima pavida
e non della vita infida.

Tu non hai coraggio di ferire
e perciò devi morire.

Paola Tassinari

EXTRATERRESTRE

rondoneExtra Terrestre

Aveva visto un film
tanto tempo fa
era la storia di un extraterrestre
un piccolo essere
che si era perso sul globo terrestre
alzava il piccolo indice
illuminato di rosso
posso
posso, tornare a casa posso?
Da allora pensava
che se qualcuno se ne andava
per esempio se moriva
alzava il piccolo indice
illuminato di rosso

non per tornare a casa
ma per dire a chi lo piangeva
che lui stava là

con l’ indice illuminato
al loro cuore avrebbe comunicato.

Paola Tassinari

@MARE

@ Mare

@MARE
Ho preso un cartone
ho preso un cartone gettato via.
L’ ho riempito di mare
vi ho fatto un sole.
Non so se alba o tramonto.
Vi ho messo dei pezzi di vetro
l’ho sigillato
l’ho fermato il tempo.
Ho preso l’ alba
ho preso il tramonto
ho preso me stessa
Paola  Tassinari

ADAMO

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ADAMO

Quando pensava di rimanere in compagnia solo della sua solitudine, incontra Viola.
Viola, era rimasta venti anni, tutti quelli della sua giovinezza, in una clinica psichiatrica. Era riuscita a venirne fuori.
Si incontrarono, si amarono, si sposarono.
Viola, pretese la sua parte di eredità: una casa colonica con un vasto terreno agricolo.
Qui Adamo e Viola vivono come a loro piace.
Nel loro terreno non usano veleni, nè concimi e non fanno neanche la rotazione delle colture.
Tutto quello che nasce vive, querce, erbacce o grano.
L’ erba non viene tagliata, ma mangiata dai conigli.
Viola fabbrica delle grandi ceste di vimine, i conigli vengono posti sotto queste ceste, queste ultime sono poste in mezzo al prato.
Il metodo funziona.
Gli animali, tanti, non si uccidono, neanche topi o mosche.
Per sgranare i fagioli, i piselli o il frumento, vengono distesi sul pavimento della cucina. Qui camminandoci sopra si sgranano.
Il podere si trasforma in un’ oasi incontaminata.
I bambini amano quel luogo, i grandi molto meno.
Viola muore, un tumore la porta via.
Adamo, solo si sente sperduto.
Eredita parte del podere e parte della pensione di Viola.
Viola l’ aveva sempre rifiutata, perchè non voleva essere mantenuta dallo Stato.
Adamo viene poi adottato da uno straniero, che se lo porta via.

immagine di Paola Tassinari

Malipiero

 

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Era nato un anno imprecisato dell’ inizio del millenovecento.
Non sapeva nè leggere, nè scrivere, solo lavorare sapeva.
Disagiato, fu costretto ad andare a lavorare in Africa, nelle nuove terre conquistate dal duce.
La famiglia lo diede per disperso, egli non scrisse mai a casa, anche se i famigliari si erano raccomandati, a braccia in croce, di rivolgersi a qualcuno che sapesse scrivere.
Invece, dopo qualche anno ritornò.
Non aveva dato sue notizie, perchè aveva perso il cartoncino col suo indirizzo di casa.
Iniziò il duro lavoro di    un bracciante, aiutato da una cooperativa rossa.
Si sposò, ebbe un figlio, campò.
Rimasto vedovo e solo, iniziò a portare sempre una maglia rossa, e ad affiggere una copia fresca di giornata dell’ Unità, la sua bibbia, alla sua porta di casa.
Salutista, si cibava dei prodotti del suo orto. Il suo più grande successo, era una vigna nata spontaneamente dai suoi escrementi; infatti, svuotava metodicamente il pitale nell’ orto, con grande sprezzo dal vicinato.
Decise di risposarsi.
Si rivolse ad un sensale, questi organizzò un pullman, con altri uomini nelle stesse condizioni di Malipiero, che partì per l’ Abruzzo.
Tornò con una sposa.
Ridenti, chiassosi ed allegri, gli sposi viaggiavano su un’ apecar.
Lui alla guida, lei seduta in poltrona sul cassone del veicolo.
Erano molto amati dai bambini del luogo.
Poi lei morì per un tumore.
Lui intristì.
Non lo si vide più.

immagine di Paola Tassinari