Dedicato a Ignazio Silone

Dedicato a Ignazio Silone

Di Ignazio
Il figlio del fuoco
leggo Fontamara
mentre nel pugno
schiaccio una manciata di more
non posso fare a meno
di sottolineare certe frasi
brucianti aspre e vere
lontane dalle zuccherose
parole dei nuovi profeti
queste di Ignazio
sono pesanti come macigni
verità scomode all’inizio
ma che poi splendono come
maestosi e bianchi cigni
sono marchi secolari
archi che stillano e indicano
vie sacre e parche
così anche se il colpo non riesce
non fallisce mai chi
ha il coraggio di affrontare la prova
ogni iniziazione è un gradino
sulla scala della vita
scalini che il falso per natura
zeppo e zuppo di fasulla sincerità
non salirà mai
Incapace dell’amai
anche se chi parte perde tempo
perché il mondo è rotondo
e si torna all’inizio
per non restare a mezza strada

Paola Tassinari alias Teoderica

Quando una donna

Quando una donna

Al mattino o anche alla sera

o anche di pomeriggio

si guarda nello specchio

Del bagno o dell’armadio

O anche quello dell’entrata

Non si piace e non si riconosce

Guazzabuglia coi capelli

Li tinge li stira li taglia

O magari li acconcia

Con nastri o fermagli

O anche forcine e mollette

Cambia pettinatura

E pastrocchia con matite

Rimmel e ombretto

Cambiando trucco

Vuol dire che è già su una nuova strada

Teoderica