Il pesce Ago

pesce Ago

Nell’acqua del mare ci sono i cavallucci marini e i pesci  ago, loro parenti stretti; vi voglio raccontare la loro storia.

Nell’acqua del mare ci sono i pesci e tante altre belle cose, ed anche montagne e vulcani, un mondo sommerso che  un tempo tanto lontano stava in superficie.

Poi ci furono tanti sconvolgimenti, glaciazioni, inondazioni, terremoti e la Terra a poco a poco, lentamente lentamente, si trasformò così come è ora.

E a poco a poco, lentamente lentamente, la Terra si sta ancora trasformando perché è una cosa meravigliosamente viva.

L’uomo a volte la disprezza ma è un dato di fatto che la Terra è quasi eterna mentre l’uomo vive solo un attimo.

Comunque vi volevo raccontare dei cavalli che vivevano liberi e selvaggi, ma poi furono avvisati che sarebbe arrivata una grande inondazione, dovuta allo scioglimento dei ghiacci, là proprio dove vivevano loro.

I cavalli decisero, una parte di spostarsi lontano, ed intrapresero così un lungo viaggio, verso terre inesplorate.

Un’altra parte di cavalli preferì rimanere, non lasciare i propri luoghi, e di adattarsi ai cambiamenti.

Così fu che oggi vedete i cavalli sulla terraferma, che sono simili a quelli di migliaia di anni fa.

Poi vedete i cavallucci marini, molto rari da trovare, che sono la trasformazione che hanno subito adattandosi al loro territorio.

Infine ci sono i pesci ago, l’altra trasformazione dei cavalli, i quali sono meno affascinanti dei cavallucci marini, ma hanno ancora la particolarità di apparire a riva per giocare con i bimbi divertendosi a sgusciare dalle loro mani con velocità e quasi nitrendo col loro musetto allungato.

Un tempo di questi pesci ago ce n’erano tanti, ma l’incuria dell’uomo per l’ambiente in cui vive, ha causato la loro scomparsa.

Però, sembra che vogliano ritornare.

 

 

CARLETTO IL DRAGHETTO ventesima puntata

mare vela

Termino la presentazione del condominio, ovvero una piccolissima parte del mare Adriatico dove vivo, col raccontarvi il mio sogno. Io sono Carletto il draghetto che per tutta la vita è stato alle regole, convinto che per vivere assieme occorrano delle norme. Ma le regole mi hanno stancato, non ne posso più di lavorare e pagare tasse su tasse, ho iniziato a sentirmi un carcerato e nonostante sappia che gli umani sono messi alla stessa maniera, il mio desiderio è diventare un uomo, per quello che si può. Ho quindi pensato di procurarmi una barca a vela, nel mare si trova di tutto e di veleggiare verso le Antille, non nuotando ma manovrando la vela e col vento in faccia. Il bello della vela è che quando non riuscirò più a respirare potrò tuffarmi in acqua a riprendere fiato, non dovrebbe essere difficile, ci riescono pure le rane. Le isole Caraibiche, ed in particolare le Piccole Antille si favoleggia che siano un paradiso terrestre,accarezzato perennemente da un gentile aliseo, e con bianche spiagge da sogno. Qui le persone sono gentili, le ragazze bellissime con la carnagione dorata e la collana intrecciata coi fiori. Io non voglio più una pesciolina voglio una donna, come gli umani,coi   lunghi capelli e le gambe affusolate e gli occhi birichini. Il mio amico Parmenide, che ha viaggiato molto mi ha detto che le Piccole Antille sono divenute una meta di crociera facile e sfruttata, di scordarmi gli indigeni di una volta, là è peggio che da noi è tutto un “vu cumprà” che vengono sfruttati mentre i turisti vengono spennati… comanda il dio denaro determinando leggi ancora più ingiuste. Certo lo so anche io, in Internet navigo pure io, sul sito della Treccani mi informo oppure su Wikipedia, quindi lo so che non esiste più un luogo primitivo e selvaggio, lo so che è tutto una cineseria, tutto è finto mica solo i cinesi, ma io voglio fingere di non saperlo, cos’è l’utopia o l’isola che non c’è se non un credere. Ve lo dico solo a voi, ho già trovato la barchetta, ha una bella vela rossa e mi sono già allenato a stare fuori dall’acqua per circa due ore. Domani mattina parto, destinazione Piccole Antille. Dimenticavo le gambe le ho già sviluppate e per le braccia come avrete visto dalla mia foto ce le avevo già.Ciao.  

 

immagine di Teoderica                                         

CARLETTO IL DRAGHETTO diciannovesima puntata

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Questa è Lina, lei è rimasta ferma agli anni del peace and love che qui da noi si svolse due anni orsono, fa parte dei pesci pagliaccio la cui particolarità è la loro comune associazione con alcune specie di anemoni e attinie. I pesci pagliaccio si rifugiano tra i tentacoli dell’anemone, immuni alle punture urticanti delle sue lunghe dita,qui oltre a proteggersi dai predatori i pesci pagliaccio si nutrono degli avanzi e tengono pulito l’anemone dai parassiti. Gli  anemoni sono a forma di polipo, vivono solitari,spesso sono di dimensioni consistenti, possono muoversi mediante strisciamento del disco pedale. Si cibano di invertebrati e piccoli pesci che catturano con i tentacoli, ma i pesci pagliaccio li lasciano stare. Lina ha una relazione extraconiugale con un anemone bellissimo, dai tentacoli rossi. Sono molto innamorati, non dicono nulla alle rispettive famiglie per non addolorarli, non per ipocrisia o doppiogioco, non vogliono ferire nessuno. Lina ha una madre terribile, dispotica, autoritaria ed invidiosa. Una volta quando Lina era piccola, andò nel campo ad aiutare il babbo, anche da noi abbiamo avuto la piaga del lavoro minorile, doveva guidare il trattore, ma non era capace così il babbo le diede uno schiaffone e la spedì a casa. Arrivata a casa la mamma si accorse che le mancava un orecchino, la sberla del padre aveva fatto sì che si sganciasse dal lobo. Infuriata la madre prese un anemone, ricordo che ha i tentacoli urticanti, e la menò senza remissione… che dolore Lina ricorda che rimase con il dorso e le pinne gonfie, rosse e doloranti per circa una settimana.        

immagine di Teoderica      

CARLETTO IL DRAGHETTO diciottesima puntata

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Questo qui si chiama Vury fa parte dei pesci chirurgo ma di un gruppo la cui caratteristica è che hanno la livrea gialla. E’ di indole giocosa, il male di vivere non sa che cosa è, è buono,   caro e giocoso come un bambino o un delfino, con un carattere così non poteva che provenire dai mari salati delle Hawaii. Gli adulti di questa specie possono raggiungere una lunghezza massima di 37 centimetri, anche se normalmente non superano i 20 centimetri. I maschi adulti tendono ad essere più grandi delle femmine. Tutti gli individui di questa specie presentano una livrea di un colore giallo vivo, ma di notte il giallo si dissolve leggermente e si viene a formare una macchia marrone nel mezzo, con una bianca banda orizzontale; con le prime luci del mattino ritorna velocemente il colore giallo brillante. Il corpo è di medie dimensioni ed hanno un muso appuntito, dotato di una piccola bocca. Vury  ha lasciato le Hawaii con molta “saudade”, si è fatto prete e dalle sue isole l’hanno mandato qua perché impari  il modo corretto di comportarsi in maniera poi di evangelizzare correttamente il credo cristiano. Le Hawaii sono isole di origine vulcanica. Emersero dal mare per una serie ripetuta di eruzioni. Quando la lava solidificò, sull’isola non esisteva alcuna forma di vita. Furono il vento e gli uccelli a portare i primi semi da cui poi nacque una fitta foresta. Vury, corrono le voci, sarà presto mandato a casa, lui non lo sa ancora, ma ha scandalizzato tutti e quanti. Nella sua innocenza è diventato per i fedeli un prete scandaloso. Quando arriva con l’auto alla chiesa suona col clacson, non porta la tonaca, bacia e abbraccia le donne, sorride sempre,è rumoroso ed allegro… le comari hanno detto che deve essere cacciato. Per una volta che in questo condominio era arrivato un prete simpatico, lo mandano via… mi dispiace molto.      

 

immagine di Teoderica

CARLETTO IL DRAGHETTO sedicesima puntata

anthias

Conosciuto comunemente come castagnola rossa è un pesce d’acqua salata, vive nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico.Vive in  gruppi anche molto numerosi, con un solo maschio dominante. È un ermafrodito, che da femmina diviene maschio con la crescita e in relazione al numero di individui maschi presenti. Necessità legate al processo riproduttivo inducono i pesci femminili a sottoporsi a metamorfosi sessuali per regolamentare la quantità di maschi in seno al branco. Per questo motivo la presenza femminile è predominante rispetto alla popolazione maschile ogni 12 elementi si contano circa 1 o 2 maschi. Il processo di trasformazione avviene rapidamente anche se la livrea del pesce continua a evidenziare caratteri ibridi per circa un mesetto. Nella  riproduzione il maschio da inizio ai giochi amorosi con danze e canti, quando la femmina è conquistata nuotano entrambi verso la superficie e le uova vengono deposte. Con l’ausilio del maschio le uova vengono fecondate e da lì a qualche giorno si schiudono rivelando le larve. Vi ho spiegato qualcosa sui castagnola rossa o Anthias per cercare di capire voi umani, da voi si stanno formando   coppie gay o lesbiche, domandatevi un po’ il perché. Credete che sia un’evoluzione, forse. Ma il rapporto fra i sessi è sempre guidato dalla natura, se credete che l’intelligenza “corporea” sia inferiore all’intelligenza della ragione vi sbagliate… mi sa che voi umani siate destinati a scomparire, senza figli. In più volete ad ogni costo figli del vostro sangue, lasciando morire i figli degli altri abbandonati senza alcuna pietà. Mi sa che voi umani abbiate fatto incazzare un po’ la natura. Mi ero dimenticata di dirvi che il sofisticato Anthias, che vive nel nostro condominio, si chiama Faone, convive con un pesce maschio molto più giovane di lui, è un letterato famoso, un grande studioso e ricco quindi tutti lo stimano. Il mio amico pesce meccanico che convive pure lui con un pesce maschio più giovane,invece lo deridono e lo scansano.

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CARLETTO IL DRAGHETTO quindicesima puntata

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Questa qui è una di quelle femmine che è meglio non avere attorno, del tipo alla Pantanché. Bella, intelligente ed elegantissima ma senza un filo di dolcezza, ha fatto carriera zoccolando con tacchi appuntiti, facendo fuori gli avversari e le avversarie con la freddezza di un chirurgo. Infatti la sua specie è comunemente chiamata pesce lima, lei invece si chiama Vanessa. Viveva un tempo nel Mar Rosso, è venuta qua da noi per tentare la carriera politica.  Ha un corpo che con gli anni da sinuoso è diventato di      forma romboidale, sebbene piuttosto compresso e allungato. Ha la bocca piccola, allungata e tubolare, da cui escono parole sibilanti come quelle di una vipera. Le pinne sono minute: dorsale e anale basse e allungate, opposte tra loro e simmetriche, le ventrali sono quasi atrofizzate mentre sul dorso è presente anche una pinna a grilletto tipica della famiglia. Ecco è proprio tramite questo grilletto che impallina tutti, donne e uomini, senza rispetto convinta che quello che pensa lei sia migliore di quello che pensano gli altri. Io ne ho timore, quindi non le faccio la ruota né l’attacco, cerco di contenere il suo livore verso tutti con l’indifferenza. Possiede una livrea vivace, con fondo verde azzurro e grosse chiazze tondeggianti giallo arancioni disposte orizzontalmente. Il muso è giallo arancio dal naso allungato e dritto. E’ noto che un naso grosso distingue il pesce affabile,cortese, spirituale, liberale e coraggioso (come il mio naso ad esempio) ma è altrettanto noto che sul naso lungo… il diavolo vi ci siede sopra.

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CARLETTO IL DRAGHETTO quattordicesima puntata

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Questo è il mio amico preferito si chiama Parmenide è un pesce napoleone originario del Mar Rosso. Nonostante sia un tipo flemmatico ed abitudinario, se ne è andato dal Mar Rosso causa l’eccesso di turisti, non ne poteva proprio più di essere fotografato. Nell’Adriatico sta benissimo senza quel colore blu acceso, troppo eccitante, del suo mare natio, qui dice che è un mare calmo, grigino e riposante. Parmenide ha un corpo alto e compresso ai fianchi, robusto e muscoloso, ricoperto da grosse scaglie; la testa è caratterizzata da una prominenza frontale globosa ma irregolare che si sviluppa con l’età. Ha una bocca protrattile e grosse labbra carnose tra cui ha sempre una pipa. Parmenide dice che fumare la pipa è molto rilassante, lui ha iniziato dopo che ha letto il racconto giallo di Georges Simenon: “La pipa di Maigret”. Le sue pinne sono tozze e robuste, arrotondate. E’ un pesce grosso e tarchiato, la sua stazza è pari alla sua bontà. “La ragione dice che l’essere è e non può non-essere; nega, invece, la via che porta al non-essere, poiché il non-essere non è ed è impossibile che sia”. Parmenide mi ha aiutato molto nella vita, mi ha dato il coraggio di vivere.

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CARLETTO IL DRAGHETTO tredicesima puntata

pesce

Il genere Nothobranchius comprende 59 specie di piccoli pesci d’acqua dolce. Queste specie sono diffuse nelle acque dolci dell’Africa tropicale. Abitano acque leggermente acide di stagni, polle e paludi stagionali.Sono pesci stagionali a crescita molto veloce:una volta schiuse le uova, gli esemplari hanno a disposizione pochi mesi per crescere e riprodursi prima che la stagione secca prosciughi il loro habitat. E’ per questo motivo che Alain se ne è andato ed è arrivato nella nostra comunità un giorno di settembre. Lo chiamano Alain per ricordo della bellezza di Alain Delon, ma nessuno sa quale sia il suo nome. Come arrivò,  un po’ per la sua prestanza, un po’ perché suonava la chitarra,i pesci femmina lo hanno accolto come un re,e la popolazione maschile si è dovuta adattare. Alain ha messo su un complessino, suona le cover dei Beatles, campa così e con qualche regalino che le pesci femmina di solito elargiscono con generosità. Il più gran cruccio di Alain, è che gli piace fumare, dice che dopo il caffè la sigaretta è una delizia. Ma oggi col movimento ambientalista agguerrito Alain si sente in colpa, anche se fuma solo all’aperto e non getta mai i mozziconi sui fondali. La sigaretta oggi è out, o si fuma erba o si smette, così va il mondo. Quaggiù infatti abbiamo già legalizzato la marijuana. Io non ci capisco più niente prima si andava in galera se fumavi erba e ti davano del tossico, mentre fumare la sigaretta era sexy, oggi tutto il contrario… mah.

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CARLETTO IL DRAGHETTO dodicesima puntata

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Questo pesce è un grande sportivo. Si chiama Rantani, una capatosta di quelle che possono nascere solo in Romagna. Era nato in una grande lago artificiale, chiaro era chiamato dai cacciatori che sparavano alle anatre. Rantani non sopportava i cacciatori così se ne è venuto nel mare. Il suo senso della vita, la sua malinconia, la sfogava con la bicicletta. Che tirate sulle montagne, faticava come un matto, sudava ma stava incollato alla bicicletta, vinceva con fatica, con sudore… le folle lo acclamavano. Così lo rovinarono, non capivano che un campione per essere così invincibile deve scuoiarsi,strapparsi le viscere. Si diventa fragili perché si dà tanto e quel tanto viene tolto dalla  tua forza vitale. Lo hanno ucciso frantumandogli la fiducia in se stesso, ma forse come insegna il mito, l’eroe, Achille muore giovane. Rantani era un pesce rosso come il mio amico Car, la  specie raccoglie parecchi geni, sia nello sport che nella filosofia ed anche scienziati famosi. Questa classe di pesci  sembra originaria dell’Asia orientale ma è stata da così tanto tempo introdotta in altre aree che è estremamente difficile ricostruire il suo luogo originario. Allevato e selezionato in Cina, diffuso in Europa, il pesce rosso raggiunge anche una lunghezza di 60 cm e un peso di 3 kg.  Il pesce rosso in natura vive in fiumi, laghi e specchi d’acqua calma, fino ad una profondità massima di 20 metri. I pesci rossi e le altre carpe vengono messi spesso in acque stagnanti per ridurre la popolazione di zanzare. Il motivo della presenza di tanti numero uno nei pesci rossi, potrebbe essere che le loro carni, avendo un pessimo sapore ed essendo ricchissime di spine, sono pressoché inutilizzate nell’alimentazione umana… quando non si hanno problemi di sopravvivenza ci si può volgere verso alte mete.

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CARLETTO IL DRAGHETTO undicesima puntata

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Questa è Rossella, tutti i pesci maschio la vorrebbero, ma lei ha sempre preferito rimanere libera. E’ una studiosa, intelligentissima, ha viaggiato molto,ha studiato molto ed è bellissima. E’ una civetta delle prime, vanitosa fino all’estremo, non esce se non è truccata alla perfezione e vestita all’ultima moda, che lei stessa crea. Abita in una casa arancione con attorno un bel giardino dove ha sistemato una panchina in mosaico fatta da lei. Rossella è anche un’artista,il suo pittore preferito è Tondrian,la sua casa internamente è tutta dipinta coi colori primari e le righe nere chiaramente si è ispirata al suo idolo. Quando ci incontriamo facciamo lunghe discussioni sul senso della vita, Rossella dice che prima di morire lo scoprirà, ora va avanti un po’ con la ragione un po’ con l’istinto, dice che di solito alla luce dei fatti ha sempre avuto ragione l’istinto, solo che la società te lo toglie inculcandoti le sue regole e pian pianino l’intuito se ne va. Rosella fa parte dei pesci pinne rosse che vivono in Argentina ed amano la fitta vegetazione delle acque dolci, cibandosi di larve di zanzara e di vermi. Rossella se ne è andata dalle acque dolci molto presto, lei amava i grandi spazi e contrariamente a quello che credono gli umani i pesci di acqua dolce possono vivere in acqua di mare, basta che lo vogliano intensamente. Ciò non accade molto spesso in quanto i pesci nell’usare poco la testa, assomigliano agli umani… sono come le pecore, stanno in branco e fanno quello che fanno gli altri del gruppo.

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