Il piccione bipolare

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Questa del piccione è una strana storia, è diventato bipolare.

Ha smarrito la sua identità.

Il piccione gira per le città, piace ai bambini che gli danno le briciole di pane, lo fotografano, gli dicono: ”Guarda che bel piccione, lo voglio, mamma, lo voglio.”

Ai matrimoni è considerato di buon auspicio, perché è un uccello caro a Venere dea dell’amore, inoltre il maschio ama con tenerezza la sua compagna per tutta la vita.

Si dice infatti “tubare come piccioni” quando ci si bacia molto.

E’ un uccello che è accanto all’uomo sin dagli inizi della storia, è intelligente e pare che riconosca i volti delle persone, e se si specchia si identifica.

E’ un viaggiatore, ha portato messaggi in ogni dove, aiutando l’uomo.

Però c’è chi lo odia molto, lo caccia col fucile e poi lo mette in pentola.

C’è chi dice che il suo guano, cioè i suoi escrementi, portino malattie e per questo lo vuole sterminare.

Così il povero piccione non sa più chi è.

A volte si sente buono e amorevole.

Altre volte si sente cattivo e pestifero.

A volte è felice.

A volte è triste.