FERRAGOSTO
Pedalo veloce
avvolta dal vento
arrivo in spiaggia
mi tuffo nel mare
ondoso e spumoso
mi stendo sulla rena
scrutando e indovinando
il volo alto dei gabbiani
poi mi trovo fra i rovi
con le dita tinte di rosso
avida mangio le assolate more
insaziabile e abile
rubo i fichi
dal ramo che pende
fuori dallo steccato
guardo la luna
che civetta col sole
mentre l’astro superbo
scioglie i suoi raggi
e l’abbraccia voglioso
E’ Ferragosto
il giorno dell’Assunta
quando la luna d’agosto
è la sposa
regina vestita di raso
rosso di rosa
rosa sfiorita
che se ne va
sul finire
del canto della cicala
Teoderica