KATIUSCIA

KatiusciaKATIUSCIA

Talmente scema, che diventava adorabile.
Katiuscia non era il suo nome, se lo era scelto perchè era il nome di una mitragliatrice e di una protagonista dei fotoromanzi Lancio ( esistono ancora).
Eravamo compagne di scuola negli anni settanta.
Si dava arie di vita vissuta allo sbando, ma era più scema e ignorante di me.
A chi la importunava lei replicava: ” sei ignorante come un camion di carabinieri “.
Le piaceva ballare, le piacevano i ragazzi.
Ballava e baciava.
Le dicevano: ” sei una zoccola ” .
Lei rispondeva: ” mi piacciono le zaccole ” ( non sapeva cosa era una zoccola, credeva fossero le anatre, che venivano chiamate in dialetto romagnolo zaccole).
Le piacevano quelli fuori dalle regole e si dava arie di vita vissuta allo sbando, per essere accettata da loro.
” Vieni fuori con me a provare dell’ LSD ” lei magari sarebbe andata, se non l’ avessero fermata eeeee pensare che non sapeva neanche cosa fosse uno spinello.
” Non stare vicino a quella ragazza, ha lo scolo ” ,
e Katiuscia impertinente rispondeva: ” e allora che sarà mai ” .
” tu non lo sai cos’ è lo scolo ” ,
” io lo so ,”
” dillo “,
” beh lo scolo è un rivolo d’ acqua “.
Che risate si fecero .
Tu, Katiuscia te ne sei andata impettita ed offesa.
Ora che ci penso non ricordo il tuo vero nome, ma spero che ovunque tu sia la vita ti abbia lasciato un po’ del tuo candore.

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