IL MIO CANTO E’ IL VENTIQUATTRO
La vita mi ha portato
verso la discesa
gradino, dopo gradino
il mio canto era il ventiquattro
avevo un’anima gioiosa
come una stella del ciel
ma la vita si è divorata
tutta la mia fede
sono scesa di un gradino
il mio canto era il ventiquattro
quello dei golosi
espiavo anoressica
i pasticcini e i bignè
ingoiati per bisogno d’amore
sono scesa di un altro gradino
il mio canto è il ventiquattro
ora sto spoglia e spaventata
arrotolata tra le serpi
con Vanni Fucci e i ladri
mi infiammo e abbrucio
ingoiando lacrime e lacrime
diventando cenere
una fenice infelice
incapace di rinascere
perché senza fede
non ho più speranza
in quell’amor che tanto amo
Paola Tassinari alias Teoderica
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