Ninna nanna

Nannò è la flautista amata dal poeta greco del VI secolo Mimnermo che per primo parlò di uomini che cadono come le foglie, anche io suono il flauto e la poesia è una ribellione al fatto che noi siamo e poi cadiamo e diventiamo solo humus

Ravenna 21/06/2024

Alla mia età

E il tempo va

You and me

You and me

 

Che differenza c’è tra me e te?

C’è la differenza che c’è.

Ossia sei come Duchampagne.

 

Capace di lasciarmi sola

nel letto vogliosa e cogliona

per andare a giocare a scacchi,

 

o coi soldatini fa lo stesso.

Devi sempre comandare.

Mentre io devo sempre…

 

Sempre cosa? Sempre cosa?

Cosa? Lo so devo obbedire?

Ever and never for never and ever?

 

Tre passi dietro a tetè and te-met-me?

Sempre fidelis… stai attento qui, qui,

che poi prego troppo e così, ciuf ciuf.

 

Zitto, tunner non sono a tonne!

Che differenza c’è? C’è tra te e me?

Watson! Tu sei a tonne and I am a tunner!

 

Zangolo e gongolo fra le ginestre: an shadow,

and found things and stuffs: Vino ed Onvi, ma

sto sola sullo scoglio, sola sul ruscello di spiaggia.

 

Alone ever and ever and ever young for you. Only

for you! Alone and alone without a boy. Someboy,

somebody: you, dovrà pur venirmi a prendermi?

 

Ora non dico più, se non che, questo fiorellino

o passerino è dedicato alla premiata Ditta o

meglio alla Bitta, Alfredo Biccerin: the mustang.

 

Fa lo stesso se il pittore o il senatore o il Baccarà,

son sempre fiori or leiden d’ore. Con me la souffrance

is vakuum of pains. Oh Dio, Dio and Gods come t’umat,

d’altronde lo sai che sono, come sono: maat and t’umat.

 

Paola Tassinari alias Leo

 

 

Senza titolo

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Senza titolo

Non è il male che mi fa male

ma il vostro presunto ipocrita

candore, come palline di canfora

sterminate non tarme ma uomini,

di fuor dorate sì che abbagliate

ma dentro tutte di ricco piombo,

bersagliate il mondo come fosse

il vostro parco giochi e sognate

d’esser ricchi, grattate e raspate

e lisciate monete e non v’accorgete

che son veneziane e ottusi e felici

remate le vostre schiave galere

 

Paola Tassinari alias Teoderica

La Venere sgualdrina

La Venere sgualdrina  

We live, come sogni, come night’s dreams,

così mai finisce il mondo, noi siamo eliot

e carbonio, carbone illuminato e malandrino.

 

Lei, una zampina di topina, i cui stivalini si

erano attaccati all’attak, lei, lei, svelta se li

è tolti e si è infilata nel letto del re dei topi di

fogna, credeva di aver trovato il parmigiano

reggiano, trovò la puttanesca morte in croce,

consolata da un morso di spaghetti al sugo di

pomodori, aglio, olive nere, capperi e origano.

 

Lei, lei è uno squillo di tromba che piange e

chiede miami? Lo fa ballando il TAPS. Sgualdrina

dal cuore pieno di cenere di militi insaccati in neri

sacchi di spazzatura. Come si sta nei fossi rossi di fango?

Coi tuoi compagni di tango che saltano e brillano?

Lei, lei, la sgualdrina, li accompagna col suo ritmo,

serto di mirto sul suo seno. Riso italiano, sì riso!

 

Quale relativo nominale usare per un

sì amaro riso? Il mio dolore è tale che

non so più se rido o piango o se non

piango e rido. So che manco più dove

ho il cuore tanto, che non so più se voglio

Mozart o le sue palle. Orno tutto e tutti

di fiori, stelle e sogni e mica mi contento.

 

Se qualcuno di voi miei amici vuol sentire quel che

sento e mento e tento, suonerò il trombino barocco:

trtrtrtt ttt  tr  risodì, fanculet, intèculot, ciccicoccò.

 

Paola Tassinari alias Leo

Ricordati di me

 

smart

Ricordati di me

Me.

Me e te.

Ricordati di me

come io ricordo di te.

Sei stato un sogno di maggio,

sei svanito nel freddo dicembrino,

su un treno, diventando lamento greco

Nonostante mi avessi detto è per sempre,

mi hai spento buttando la cicca nel tombino,

mentre mi dicevi, tu non farlo che blocchi e otturi

invece hai intasato tu, di sciocche e false parole d’amore.

Sciocchi e falsi sogni con miele e oriente per Giuliette e Francesche,

farfalle elettrizzate e impazzite che infine son bruciate, lasciando me senza te.

 

Paola Tassinari alias Teoderica

 

La risposta

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La risposta

Quando tu, in una parola, vivrai senza la vita,

penserai senza un pensiero,

sentirai senza cuore

allora tu non saprai che fare:

sarai un viandante senza casa,

un uccello senza nido.

Io sono così. (Pirandello)

 

Certo io non sono così

ghiaccio freddo come te,

però sono stata così comete,

una passera senza pescatore

un pesce fuor dal mare che strillava

e piangeva, per te questo non era consono,

così ti sei volto alla bella e hai perso la sardella (La risposta di Teo)

Paola Tassinari alias Teoderica