La filastrocca del dentino

La filastrocca del dentino

Quando a un bambino

Cade un dentino

La mamma dice

Mettilo sotto al cuscino

Verrà un topolino

Per renderti felice

Il topo col suo codino

Ti porterà un soldino

Se tu credi che questo

Sia un raccontino

Per il fanciullino

Non hai capito il gesto

Questo è il rito

Dell’uomo antico

Per rendere i dentini

Forti come quelli dei topini

Che fra tutti i viventi

Hanno i denti più resistenti

 

Paola Tassinari alias Teoderica

 

 

Paradiso

Paradiso

Lasciata la Terra

L’anima giusta vola

In uno dei sette cieli

Può fermarsi alla Luna

Con gli angeli alle acque chiare

Oppure se tanto ben fecero

Restare su Mercurio danzando e cantando

Se poi furono pieni d’amore

Lietamente si volteranno a Venere

Se invece molto sapienti

Al caldo Sole sosteranno

Se militi di Cristo

Come fulgide gemme

Renderanno splendente Marte

Se saggi e con occhi di aquila

Da Giove con le grandi ali voleranno

Se spiriti pacifici saliranno la scala d’oro verso Saturno

E poi su sempre più su

Alle Stelle Fisse al Primo Mobile

Sino all’Empireo e alla Candida Rosa

 

Paola Tassinari alias Teoderica

 

Purgatorio

Purgatorio

Alle pendici del monte

Stanno coloro che aspettarono

L’aprirsi del baratro per pentirsi

Poi si va lungo la scala per sette gradini

Nel più basso stanno i superbi

Imparano l’umiltà

stando col capo flesso

Poi gli invidiosi con gli occhi chiusi

Faranno così la carità a tutti

Gli irosi accecati dal loro fumo

Diventeranno miti agnelli

Mentre gli accidiosi dovranno

darsi un po’ da fare e saranno così veloci

gli avari a forza di strisciare

apprezzeranno la povertà

e i golosi come me sopporteranno

la fame e un po’ di sete

diventando moderati

io te invece staremo sempre

immersi nelle fiamme ardenti

ad un passo dal paradiso

finché non sarà spento il desiderio

allora potremmo diventar casti

e salire l’ultimo gradino

 

Paola tassinari alias Teoderica

 

 

Inferno

Inferno

 Nel vuoto e fondo pozzo

Là dove cadde Lucifero

In alto all’inizio della discesa

Sta chi non ha mai avuto

nessun palpito né fremito

Né di odio né di amore

neanche l’inferno li vuole

poi si scende lentamente

per nove affollati piani

i primi non hanno pene

ma non potranno mai uscire

seguono quelli dal bollente sangue

sbattuti dal forte vento

poi i voraci e i golosi

tra il fango trangugiano melma

e chi regala e chi arraffa

per menarsi fra di loro

insieme stanno gli accidiosi

i rabbiosi gli invidiosi e gli altezzosi

tra la palude e la fanghiglia

al sesto stanno i miscredenti al rogo

seguiti dai violenti che son tanti

immersi nel sangue fumante

straziati dalle arpie o cacciati

e inforcati come bestie dai diavoli

poi si arriva all’ottavo fondo

nelle fosse infernali dove stanno

i ruffiani gli indovini

i ladri e i barattieri

e tanti altri peccatori di malizia

a piedi sul sabbione rovente

sferzati dalla pioggia infuocata

stanno nelle gole delle malebolge

dove è solo stridore e fetore

infine proprio laggiù

i traditori nel fiume ghiacciato

e ancora più giù

nell’antro dentato di Lucifero

coloro che pugnalarono alle spalle

chi invece li amò

 

Paola Tassinari alias Teoderica