IL MIO CANTO E’ IL VENTIQUATTRO
La vita mi ha portato
verso la discesa
gradino, dopo gradino
il mio canto era il ventiquattro
avevo un’anima gioiosa
come una stella del ciel
ma la vita si è divorata
tutta la mia fede
sono scesa di un gradino
il mio canto era il ventiquattro
quello dei golosi
espiavo anoressica
i pasticcini e i bignè
ingoiati per bisogno d’amore
sono scesa di un altro gradino
il mio canto è il ventiquattro
ora sto spoglia e spaventata
arrotolata tra le serpi
con Vanni Fucci e i ladri
mi infiammo e abbrucio
ingoiando lacrime e lacrime
diventando cenere
una fenice infelice
incapace di rinascere
perché senza fede
non ho più speranza
in quell’amor che tanto amo
Paola Tassinari alias Teoderica
Forse forse forse
ti lascio in compagnia
della tua dolce Luna
io con ricordi
che non mi lasciano stare
forse forse forse
ho bisogno di nuovi ricordi
per cancellare i tuoi
o forse forse ritorno
la donna dei forse se tu vuoi
come un nuovo inizio
forse forse forse
può essere più di un sogno
mi hai lasciato nel forse
un mare indeterminato
ma determinato perché forse
forse forse forse
non mi hai mai amato
forse forse forse
non hai avuto pietà di me
senza se senza se
e tu saresti l’uomo dei sì
se se se se se
Paola Tassinari alias Teoderica