Di sempre e per sempre

 

Di sempre e per sempre

 

Cinquant’ anni, tanti e tutti passati

alle spalle velocemente, dolcemente

al sicuro in un recinto d’amore

non le era pesata la gabbia

ci aveva messo il corpo, il cuore,

ma non la mente, questa viaggiava

con don Chisciotte e i cavalieri antichi

sognando di mondi lontani, di draghi e di principi

così lei partì a cinquant’anni

col cuore battente di paura

alla scoperta di mondi lontani

di draghi e di principi

che visti da vicino scoprì

non erano altro

che aria fritta di scarso valore

le sue battaglie vinte o perse

erano comunque finite

volle così fortissimamente

tornare alla sua casa

la sua mente non più furiosa

la guerra finalmente finita

si rese conto che non aveva combattuto da sola

se alla fine forse aveva vinto e sorriso

era perché con lei

vi era sempre stato eroico e fedele

il suo Ronzinante

l’amore antico

di sempre e per sempre

 

Paola Tassinari alias Teoderica

Tu

Tu

Vorrei tanto in queste ore buie

essere cullata dalla tua dolcezza

ne avevo uno zaino pieno

che ogni tanto aprivo

ne prendevo un poco

e mi bastava questo

il sapere e il ricordo

di un grande amore

ma ora in questo strano tempo

di mostri subdoli e invisibili

lo zaino non mi basta più

e all’improvviso mi manchi

mi manchi tu

di nuovo tu

e sempre tu

 

Paola Tassinari alias Teoderica

Ti ricordi?

Ti ricordi?

Eravamo seduti

su un muricciolo

soli in mezzo alla gente

sorridenti e radiosi

di sole e d’amore

ti passavo con la lingua

la caramella e tu ridendo

la ripassavi a me ridente

brindavamo con baci briosi

e brillavamo brilli di brividi

 

Paola Tassinari alias Teoderica

Marco Pantani

Marco Pantani

Marco Pantani una capatosta

di quelle che possono nascere solo in Romagna.

Il suo senso della vita, la sua malinconia

la sfogava con la bicicletta.

Che tirate sulle montagne

faticava come un matto

grondava ma stava incollato alla sella

vinceva con fatica e con sudore.

Le folle lo acclamavano, così lo rovinarono

non capivano che un campione

per essere così invincibile

deve scuoiarsi e strapparsi le viscere.

Si diventa così fragili perché si dà tanto

e quel tanto viene tolto dalla forza vitale.

Lo hanno ucciso frantumandogli

la fiducia in sé stesso

ma forse come insegna il mito

l’eroe, come Achille

muore verde e giovane

per entrare nella storia

e avere gloria immortale.

Così rimane e resta nel cuore

Il duello all’ultimo respiro di quel quattro di giugno

sul monte che portava il suo nome

di campione e di gladiatore

 

Paola Tassinari alias Teoderica