CARLETTO IL DRAGHETTO diciassettesima puntata

tropical-fish-retina-super-hd-2048-for-new-ipad-1-2-s-386x470

Questo è un mio caro amico, fa parte dei pesci guppy, la stessa specie della mia ex ragazza Gipsy. Si chiama Folletto, come vi ho già detto è un pesce d’acqua dolce, si è trasferito qui perché si è innamorato di Rossella, ve ne ho parlato prima, è la pesciolina d’acqua dolce di animo molto libero, quando lei se ne è andata per venire qui nell’Adriatico, Folletto l’ha seguita, anche se lei gli ha detto che non avrebbe mai convissuto con lui. Folletto le ha fatto una corte implacabile ma dolcissima, poesie, regalini e soprattutto con grande sprezzo del pericolo, sale alla superficie, fa un guizzo, raccoglie le rose dell’ortolano Joe, rubandole. Le rose qui valgono come da voi l’oro. Le ruba e le porta a Rossella.

Non può comprarle, lavora come impiegato,non ha grandi possibilità,le rose le ruba per Rossella, perché non è giusto che le abbiano persone mediocri e cattive solo perché sono ricchi.  E’ importante diventare ricchi? Anche loro spesso sono infelici, la civiltà materialistica consumistica li porta a una vita arida e priva di senso con la ricerca del solo utile proprio. Per contro  sono è a volte infelice anche chi è povero perché deve privarsi di tante cose. E allora perché i ricchi non donano, avrebbero un nuovo senso di vita aiutando gli altri, e i meno abbienti non avrebbero l’assillo di fine mese per pagare le bollette. Chi crea ricchezza per il proprio esclusivo tornaconto personale si trova costretto a darsi da fare per mantenerla perché questa deve essere continuamente alimentata, il denaro chiama denaro, la prova ne è che anche i barboni accumulano denaro, forse si accumula denaro al posto dell’amore? Come vedete anche qua sui fondali marini c’è lo sterco del diavolo che causa malumori e la banche detengono il potere delle Stato, tale e quale a voi. In Internet ho trovato un aforisma assai simpatico:“Se prendiamo l’uccello come indicatore della ricchezza, notiamo che i ricchi ce l’hanno davanti o dietro, a loro piacimento;i poveri, invece, ce l’hanno davanti, ma lo prendono sempre dietro”.

immagine di Teoderica

CARLETTO IL DRAGHETTO sedicesima puntata

anthias

Conosciuto comunemente come castagnola rossa è un pesce d’acqua salata, vive nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico.Vive in  gruppi anche molto numerosi, con un solo maschio dominante. È un ermafrodito, che da femmina diviene maschio con la crescita e in relazione al numero di individui maschi presenti. Necessità legate al processo riproduttivo inducono i pesci femminili a sottoporsi a metamorfosi sessuali per regolamentare la quantità di maschi in seno al branco. Per questo motivo la presenza femminile è predominante rispetto alla popolazione maschile ogni 12 elementi si contano circa 1 o 2 maschi. Il processo di trasformazione avviene rapidamente anche se la livrea del pesce continua a evidenziare caratteri ibridi per circa un mesetto. Nella  riproduzione il maschio da inizio ai giochi amorosi con danze e canti, quando la femmina è conquistata nuotano entrambi verso la superficie e le uova vengono deposte. Con l’ausilio del maschio le uova vengono fecondate e da lì a qualche giorno si schiudono rivelando le larve. Vi ho spiegato qualcosa sui castagnola rossa o Anthias per cercare di capire voi umani, da voi si stanno formando   coppie gay o lesbiche, domandatevi un po’ il perché. Credete che sia un’evoluzione, forse. Ma il rapporto fra i sessi è sempre guidato dalla natura, se credete che l’intelligenza “corporea” sia inferiore all’intelligenza della ragione vi sbagliate… mi sa che voi umani siate destinati a scomparire, senza figli. In più volete ad ogni costo figli del vostro sangue, lasciando morire i figli degli altri abbandonati senza alcuna pietà. Mi sa che voi umani abbiate fatto incazzare un po’ la natura. Mi ero dimenticata di dirvi che il sofisticato Anthias, che vive nel nostro condominio, si chiama Faone, convive con un pesce maschio molto più giovane di lui, è un letterato famoso, un grande studioso e ricco quindi tutti lo stimano. Il mio amico pesce meccanico che convive pure lui con un pesce maschio più giovane,invece lo deridono e lo scansano.

immagine di Teoderica

CARLETTO IL DRAGHETTO quindicesima puntata

Oxymonacanthus-Longirostris-fish-aquarium-pesci-tropicali-marino-300x227

Questa qui è una di quelle femmine che è meglio non avere attorno, del tipo alla Pantanché. Bella, intelligente ed elegantissima ma senza un filo di dolcezza, ha fatto carriera zoccolando con tacchi appuntiti, facendo fuori gli avversari e le avversarie con la freddezza di un chirurgo. Infatti la sua specie è comunemente chiamata pesce lima, lei invece si chiama Vanessa. Viveva un tempo nel Mar Rosso, è venuta qua da noi per tentare la carriera politica.  Ha un corpo che con gli anni da sinuoso è diventato di      forma romboidale, sebbene piuttosto compresso e allungato. Ha la bocca piccola, allungata e tubolare, da cui escono parole sibilanti come quelle di una vipera. Le pinne sono minute: dorsale e anale basse e allungate, opposte tra loro e simmetriche, le ventrali sono quasi atrofizzate mentre sul dorso è presente anche una pinna a grilletto tipica della famiglia. Ecco è proprio tramite questo grilletto che impallina tutti, donne e uomini, senza rispetto convinta che quello che pensa lei sia migliore di quello che pensano gli altri. Io ne ho timore, quindi non le faccio la ruota né l’attacco, cerco di contenere il suo livore verso tutti con l’indifferenza. Possiede una livrea vivace, con fondo verde azzurro e grosse chiazze tondeggianti giallo arancioni disposte orizzontalmente. Il muso è giallo arancio dal naso allungato e dritto. E’ noto che un naso grosso distingue il pesce affabile,cortese, spirituale, liberale e coraggioso (come il mio naso ad esempio) ma è altrettanto noto che sul naso lungo… il diavolo vi ci siede sopra.

immagine di Teoderica 

CARLETTO IL DRAGHETTO quattordicesima puntata

1854

Questo è il mio amico preferito si chiama Parmenide è un pesce napoleone originario del Mar Rosso. Nonostante sia un tipo flemmatico ed abitudinario, se ne è andato dal Mar Rosso causa l’eccesso di turisti, non ne poteva proprio più di essere fotografato. Nell’Adriatico sta benissimo senza quel colore blu acceso, troppo eccitante, del suo mare natio, qui dice che è un mare calmo, grigino e riposante. Parmenide ha un corpo alto e compresso ai fianchi, robusto e muscoloso, ricoperto da grosse scaglie; la testa è caratterizzata da una prominenza frontale globosa ma irregolare che si sviluppa con l’età. Ha una bocca protrattile e grosse labbra carnose tra cui ha sempre una pipa. Parmenide dice che fumare la pipa è molto rilassante, lui ha iniziato dopo che ha letto il racconto giallo di Georges Simenon: “La pipa di Maigret”. Le sue pinne sono tozze e robuste, arrotondate. E’ un pesce grosso e tarchiato, la sua stazza è pari alla sua bontà. “La ragione dice che l’essere è e non può non-essere; nega, invece, la via che porta al non-essere, poiché il non-essere non è ed è impossibile che sia”. Parmenide mi ha aiutato molto nella vita, mi ha dato il coraggio di vivere.

immagine di Teoderica

CARLETTO IL DRAGHETTO tredicesima puntata

pesce

Il genere Nothobranchius comprende 59 specie di piccoli pesci d’acqua dolce. Queste specie sono diffuse nelle acque dolci dell’Africa tropicale. Abitano acque leggermente acide di stagni, polle e paludi stagionali.Sono pesci stagionali a crescita molto veloce:una volta schiuse le uova, gli esemplari hanno a disposizione pochi mesi per crescere e riprodursi prima che la stagione secca prosciughi il loro habitat. E’ per questo motivo che Alain se ne è andato ed è arrivato nella nostra comunità un giorno di settembre. Lo chiamano Alain per ricordo della bellezza di Alain Delon, ma nessuno sa quale sia il suo nome. Come arrivò,  un po’ per la sua prestanza, un po’ perché suonava la chitarra,i pesci femmina lo hanno accolto come un re,e la popolazione maschile si è dovuta adattare. Alain ha messo su un complessino, suona le cover dei Beatles, campa così e con qualche regalino che le pesci femmina di solito elargiscono con generosità. Il più gran cruccio di Alain, è che gli piace fumare, dice che dopo il caffè la sigaretta è una delizia. Ma oggi col movimento ambientalista agguerrito Alain si sente in colpa, anche se fuma solo all’aperto e non getta mai i mozziconi sui fondali. La sigaretta oggi è out, o si fuma erba o si smette, così va il mondo. Quaggiù infatti abbiamo già legalizzato la marijuana. Io non ci capisco più niente prima si andava in galera se fumavi erba e ti davano del tossico, mentre fumare la sigaretta era sexy, oggi tutto il contrario… mah.

 immagine di Teoderica