Termino la presentazione del condominio, ovvero una piccolissima parte del mare Adriatico dove vivo, col raccontarvi il mio sogno. Io sono Carletto il draghetto che per tutta la vita è stato alle regole, convinto che per vivere assieme occorrano delle norme. Ma le regole mi hanno stancato, non ne posso più di lavorare e pagare tasse su tasse, ho iniziato a sentirmi un carcerato e nonostante sappia che gli umani sono messi alla stessa maniera, il mio desiderio è diventare un uomo, per quello che si può. Ho quindi pensato di procurarmi una barca a vela, nel mare si trova di tutto e di veleggiare verso le Antille, non nuotando ma manovrando la vela e col vento in faccia. Il bello della vela è che quando non riuscirò più a respirare potrò tuffarmi in acqua a riprendere fiato, non dovrebbe essere difficile, ci riescono pure le rane. Le isole Caraibiche, ed in particolare le Piccole Antille si favoleggia che siano un paradiso terrestre,accarezzato perennemente da un gentile aliseo, e con bianche spiagge da sogno. Qui le persone sono gentili, le ragazze bellissime con la carnagione dorata e la collana intrecciata coi fiori. Io non voglio più una pesciolina voglio una donna, come gli umani,coi lunghi capelli e le gambe affusolate e gli occhi birichini. Il mio amico Parmenide, che ha viaggiato molto mi ha detto che le Piccole Antille sono divenute una meta di crociera facile e sfruttata, di scordarmi gli indigeni di una volta, là è peggio che da noi è tutto un “vu cumprà” che vengono sfruttati mentre i turisti vengono spennati… comanda il dio denaro determinando leggi ancora più ingiuste. Certo lo so anche io, in Internet navigo pure io, sul sito della Treccani mi informo oppure su Wikipedia, quindi lo so che non esiste più un luogo primitivo e selvaggio, lo so che è tutto una cineseria, tutto è finto mica solo i cinesi, ma io voglio fingere di non saperlo, cos’è l’utopia o l’isola che non c’è se non un credere. Ve lo dico solo a voi, ho già trovato la barchetta, ha una bella vela rossa e mi sono già allenato a stare fuori dall’acqua per circa due ore. Domani mattina parto, destinazione Piccole Antille. Dimenticavo le gambe le ho già sviluppate e per le braccia come avrete visto dalla mia foto ce le avevo già.Ciao.
immagine di Teoderica