Archivio mensile:Luglio 2023
Non è il male che mi fa male
Non è il male che mi fa male
Non è il male che mi fa male
ma il vostro presunto ipocrita
candore, come palline di canfora
sterminate non tarme ma uomini,
di fuor dorate sì che abbagliate
ma dentro tutte di ricco piombo
bersagliate il mondo come fosse
il vostro parco giochi e sognate
d’esser ricchi, grattate e raspate
e lisciate monete e non v’accorgete
che son veneziane e ottusi e felici
remate le vostre schiave galere
Paola Tassinari alias Teoderica
Perché i miei occhi sono tristi
Perché i miei occhi sono tristi
Sapevo già, non chiedermi
come e perché, ma se vuoi
ti narrerò del quando
con la terra fra le dita
sentivo il grande e l’assoluto
fra il verde dei rolli incantati.
Sapevo già che le celesti sfere
girano in tondo e son così con
leggi, malie, fascini e fatture,
perché così va il mondo e
l’acqua scorre verso il piano
forte, con note sconosciute.
Così nel giorno assolato o
turbinoso delle fatiche dei fanti
e dei farabutti, s’alza per tutti
la luna, sprofondando col
senno di Orlando e di Alonso
nel pozzo, riflesso di morte o
di antiche mote di fango e
di braco. Vedi sapevo già
dell’uomo che non s’invola
e di ciò che era il mio destino,
di folle Cassandra, di grillo parlante,
menagramo ormai schiacciato e fallito.
Sapevo già che avrei mangiato
e sgranato gli arilli del melograno,
sibilla, indovina, pizia, ape regina,
di sconosciuti profeti, nella rete
degli alieni raggi ambrati, di fasci
di luce di altre stelle, per questo
i miei occhi sono tristi, vedono e
piangono e trovano riposo solo in
mondi paralleli dove vi è innocenza.
Paola Tassinari alias Teoderica