Questo è il mio consiglio ai giovani: avere curiosità

tokio 5Questo è il mio consiglio ai giovani: avere curiosità. Anche questo aforisma è di Ezra Pound ed è quello che più mi si avvicina, anzi mi permetto di modificarlo un poco… avere curiosità va bene per tutte le età. Io sono stata sempre curiosa, questo significa che ho il desiderio irrequieto di cercare o sapere cose altrui? Noo questi sono gli impiccioni. Curiosità etimologicamente deriva dal latino cura che nasce da un presente senso della vita, di una vita vissuta coltivando, è colui che si cura di qualche cosa; che vuole sapere, indagare, conoscere, che vuole istruirsi su qualcosa: curioso di scienze naturali, di letteratura, agricoltura,   pittura, musica, poesia ci sono tante cose belle da indagare, sono talmente tante che una sola vita non mi basta… non confondete la qualità, chiamerei addirittura virtù, della curiosità con il gossip, questo è un qualcosa che disprezzo, è un guardare dentro il buco della serratura i fatti altrui, ma che ci importa dei fatti altrui? La nostra vita sarà ricchissima se avremo sempre la curiosità di un bambino.

E’ un altro paio di maniche

tokio 3E’ un altro paio di maniche, modo di dire che significa, un’altra e seconda cosa/opportunità che hai o che dici  diversa e non paragonabile alla prima con senso di indicare che una delle due cose  sia peggiore o migliore delle altre, in tutti i casi significa che c’è una cosa in più. Il detto è ancora molto usato, e risale al Medioevo quando i vestiti erano molto costosi, quindi erano corredati da maniche di ricambio così lo    stesso vestito poteva assumere sembianze completamente diverse a seconda delle maniche che vi venivano abbinate. Usanza ancora recente, si pensi che mia madre mi racconta sempre di quanti colletti si era confezionata, le servivano per diversificare la maglietta “buona” in quanto aveva solo quella. I maschietti poi avevano il collo di ricambio per la propria camicia, perché il colletto si usurava prima del resto della camicia.

E’ meglio vivere un anno da leone che cento da pecora

carpa 6E’ meglio vivere un anno da leone che cento da pecora, questa frase in Romagna è assai diffusa, in ambito maschile naturalmente. L’origine pare derivi dalle trincee, il detto si sarebbe diffuso durante la Prima Guerra Mondiale. I soldati “sepolti vivi”, carne da macello, forse si consolavano pensando a chi stava al caldo dentro all’ovile, che la vita delle pecore era monotona mentre loro erano come i leoni in perenne battaglia, ogni ora era un’incognita, ogni ora era buona per morire… magra consolazione. C’è chi dice sia un motto della dittatura fascista, il fascismo ne coniò parecchi per stimolare l’eroismo. Calzerebbe a pennello con la vita di Mussolini, una vita da leone anche se finì presto, ma chi l’ha detto che il leone vive meno della pecora? Meglio da leoni che andare col gregge come le pecore e fare tutto quello che fanno gli altri senza rischiare o vivere da pecora, tranquillamente, senza scossoni? La scelta non è facile, diciamo che si può fare la pecora e diventare leone solo quando è necessario.

Prima bisogna vivere e poi filosofare

tokyo 4Prima bisogna vivere e poi filosofare, secondo Aristotele. E con l’ottica pratica e scientifica di Aristotele la massima non fa una piega, il vivere è la condizione necessaria per poter svolgere qualsiasi attività. Ma potrebbe esserci qualcosa d’altro, se non si ha il necessario per vivere: mangiare, bere, dormire, occorre andare a lavorare per procurarselo, oggi una fortuna trovarlo, e il tempo per la filosofia non rimane. Forse Aristotele la vedeva in un altro senso, ma io che ho visto le condizioni lavorative del bracciante agricolo e di altri lavori di basso livello di qualche anno fa, e la vedo in un altro modo; queste persone lavoravano talmente tanto e duramente che non si ponevano proprio il problema di filosofeggiare, se lo avessero fatto non sarebbero più andati a lavorare e sarebbero morti di inedia oppure avrebbero fatto i rivoluzionari. Quindi per filosofeggiare occorre prima vivere, nel senso di vivere decentemente che poi magari si fa il filosofo e si vuole rivoluzionare, dal che il risultato non cambia si vuole sempre rovesciare un ordine.

Vivi e lascia vivere

tris 10Vivi e lascia vivere, è un modo di vivere che oggi è visto un po’ malamente. Invita a essere tolleranti, a non infastidire gli altri con un comportamento di invadente e critica intransigenza, è una frase che inneggia al liberalismo, vivi nel modo che vuoi purché tu non infranga la legge. E’ una massima che ha portato lo sviluppo economico ma che oggi è deleteria, creando ricchezza smisurata solo per poche persone e lasciando le altre sul piede di guerra perché vogliono la ricchezza, vivi da pascià e fregatene dell’altro… c’è qualcosa che non va. A che serve troppa ricchezza? Non sarebbe meglio vivere semplicemente? Comunque il motto a me piace visto nel senso di comprendere i tuoi limiti e sbagli, se vivi comunque sei fallibile, e di comprendere così i difetti degli altri. Anche in questo senso oggi è frainteso si assiste a un mucchio di persone che vedono la pagliuzza nell’occhio degli altri e non la trave nel loro occhio.