Ovi-dì-oh

 

Ovi-dì-oh

I can’t live

with or without you

struggenti parole

che volevo vivere

ballando il rock

innamorata

e Dylaniata

senza sapere che

eran i versi di un altro

che finì da desiderato

amato e invincibile

solo e infelice

dimenticato

in Tristia mestizia

così non riesco a vivere

né con te né senza di te

cantavi e poetavi

eppur anche tu

hai bevuto l’amara acqua Fabia

Paola Tassinari alias Teoderica

 

Luisa

Luisa

Lei era come una Leslie Caron

dai capelli e gli occhi

che tendevano

al viola annacquato di nero

fiera indomabile guerriera

le fu negato l’amore

e il frutto dell’amore

ma lei lo donò lo stesso

senza respiro e senza ma

ai noccioli e ai boccioli

delle altre madri

e si tenne in casa il padre

l’anziano padre

come il fiore più prezioso

Nel lavoro eccelleva

ognuno il meglio deve fare

vetri splendenti

tersi come lo era lei

pavimenti specchianti

e bagni di lavanda

Un giorno da Roma

arrivò al piccolo bar di paese

un macchinone o forse un destriero

col palafreniere gallonato

da cui scese frettoloso

un uomo, ripeto un uomo

quel dì i principi antichi

celebravan le nozze

e cavalieri e dame

accorrevano alla corte

l’uomo arrivato

l’ultimo cavaliere mancante

che i principi anelavano

chiese di potersi cambiare

nel bagno antico e rustro

aveva cavalcato a lungo

per poter arrivare in tempo

alla corte o sorte o morte

uscì dal bagno azzimato

autorevole e affascinante

il cavallo o macchinone

scalpitava soffiando

dalle nari o forse solo

dai tubi d’acciaio

ma l’uomo si fermò

dolcemente prese

le tue mani Luisa

le tue mani stanche

inguantate di giallo

sbattendo i talloni d’Achille

s’inchinò con un perfetto

baciamano degno d’una regina

o meglio d’ una fata Morgana

Signora mia

mai bagno fu tanto profumato

e volò via lontano

come sei ormai tu

te ne sei andata in un giorno

di maggio o forse di giugno

nel bianco di lenzuola mai

ripeto mai pulite come lo fosti tu

Paola Tassinari alias Teoderica

 

Il Santo Otto per Tre

Il Santo Otto per Tre

La mia radice quadrata

è due alla terza per tre

è il giorno ventiquattro

del canto della Fede

se credi sia stato facile

arrivarci

ti sbagli

son dovuta passare

dalle Malebolge con

Vanni Fucci e gli altri

tristi

per fermarmi a lungo

tra pasticcini

ingoiati e vomitati

ma la mia radice

era impiantata

sul due alla terza

il Santo Otto per Tre

Paola Tassinari alias Teoderica