Fiorello Paci, vale

Fiorello Paci, vale

Utet e libri, interviste

ai potenti, musici e cantanti

radio, giornali, televisioni,

figli e nipoti e poi Grazia

compagna di vita e di monti,

di alieni, progetti a Pratieghi

di boschi torinesi e toschi

e di Nespoli l’amico brioso

e infine il Veliero coi suoi

quattro santi, foglio del bello

e del buono che mi hai insegnato.

Ora veleggi fra le nuvole dei beati

col triplice segno del Credo,

mente saggia e ferma, voce allegra

veritiera e cuore leggero di piuma.

Stai là, come allegro fringuello

e forse avrai un’auto o una nuvola

con cui seguitare le pazze tue corse.

 

Paola Tassinari alias Teoderica

 

Masca, mascara, maschera, mosca …

Masca, mascara, maschera, mosca …

Metti la tua maschera

da stregone o da ruffiano

in velluto o in cartone

di ferro o di Balanzone

lo sai che non se ne

può fare a meno.

Se il mascara rende

lo sguardo intenso

a lei e alle altre, poi

cola nell’ora del pianto

in rivoli scuri e neri,

così è la maschera.

La usi per abbellirti

nasconderti e integrarti

poi piangi perché celi

e nascondi i tuoi cieli.

Metti la tua maschera

lo sai che non se ne

può fare a meno,

è il giusto mezzo, per

ogni giorno, ogni incontro

se la togli già sei un pazzo.

Metti la tua maschera,

la felicità non è non averla

è avere qualcuno che ti

accetta, così come sei,

una mosca bianca o nera.

Metti la tua maschera,

la felicità non è non averla

è avere qualcuno con cui puoi toglierla.

Paola Tassinari alias teoderica

 

Quando le ombre sono più corte

A volte la tristezza
improvvisamente
e silenziosamente
ti viene accanto
e ti accarezza
come un lupo
affamato, si ferma con te
e ti osserva di sguincio
diventa la tua ombra e
non ti molla, non puoi
fare altro che far finta di niente
tenendoti la notte, aspettando
Il mattino quando le ombre sono più corte
Paola Tassinari alias Teoderica