S’agapo (Ti amo)

S’agapo (Ti amo)

Primo amore, primo amore,

baci, sogni di mughetti bianchi,

Campanellini e Peter Pan e ti

ho scelto per il figlio che porto.

Ma il minio spagnolo del tango,

del duende, del sangue e della

muerte, come un serpente con

l’ancestrale desiderio antico, di

disfare e di vincere la morte con

estasi infinite, sfinite e infin finite,

prende e ti porta dolce per mano.

Oh poeti perché c’avete accecato

coi brilli banchetti dove piluccando e

spizzicando o divorando si perde il

senno mietendo il grano e il miglio?

Ti offri sull’ara d’amore e più su e più

su, infin lassù, infin cadi giù, cenere

nel vento e lui non l’intrighi più. Ti

ricorderai allora del filo di Arianna

e con fatica, come hai sempre fatto,

casta, nuda e vulnerabile, ti amerai e

sarà talora, quando anche sola sarai

felice, allora forse darai la cima dello

spago, solo a chi in te vedrà la Cnidia.

 

Paola Tassinari