FARE FIASCO

 

fiascoI modi di dire, i proverbi, mi hanno sempre affascinato perché vi ritrovo la vera saggezza popolare. Tutti sappiamo che fare fiasco vuol dire fallire in un’impresa avendo peccato anche di boria. Si dice che l’espressione nasca altrove: un fiasco sarebbe stato all’origine dell’insuccesso di Domenico Biancolelli, il famoso teatrante, il più celebre Arlecchino italiano in terra di Francia e il comico prediletto da Luigi XIV, che in una sera sfortunata improvvisò un monologo con un fiasco e venne sonoramente fischiato. Si dice anche che “fare fiasco” nasca dal mestiere del soffiatore di vetro, nel senso di ottenere un fiasco al posto di una forma più bella e difficile da effettuare. Altri dicono che deriva dall’usanza dei veneziani di gettare i frantumi di vetro in un fiasco.  Eppure c’è altro…la radice di fiasco porta al termine: fiandrone che significa uomo di Fiandra e che si usò per definire uno spaccone, volgarmente usando il termine principe dei romagnoli:un pataca, uno che si vanta di prodezze fatte fuori dal paese, come i militi che tornavano dalle guerre di Fiandra millantando eroismi ed invece erano fuggiti. Quindi chi fallisce, chi perde non farà mai fiasco se saprà essere umile ed ammettere la sconfitta.